Monet – Il padre dell’impressionismo
Dal 19 ottobre 2017 all’11 febbraio 2018 si terrà la mostra dell’artista impressionista francese Claude Monet, a cura di Marianne Mathieu, comprendente oltre 60 opere tutte provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, tra cui le sue grandiose ninfee, i commoventi salici piangenti, il ponticello giapponese, quel mondo da lui curato nel suo giardino incantato a Giverny.
Monet è un artista impressionista, dipinge “en plein air”, ovvero all’aria aperta, lavorando nelle campagne, nei boschi o sulle rive dei fiumi e i suoi quadri hanno come soggetto la natura, oppure scene di vita della classe borghese, ritratta nei suoi vari aspetti.
Per gli impressionisti la realtà è percepita in modo diverso da persona a persona e da momento a momento, attraverso “impressioni” di forme, di luci e di colori.
Monet, come gli altri artisti impressionisti, abolisce il disegno dedicandosi allo studio della luce e dei colori, in quanto è la luce che a seconda delle ore del giorno e della sua intensità modifica il colore degli oggetti e della natura. Egli utilizza una pittura vibrante, quasi evocativa, finalizzata con la sua indefinitezza a cogliere l’impressione pura; Monet riuscì a tramutare i colori in tocchi purissimi di energia, riuscendo nelle sue tele a dissolvere l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
Monet amava relazionarsi con la natura, cogliendo la realtà con maggiore spontaneità e freschezza.